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BIOGRAFIA

Il mio nome è Roberto, sono nato a Roma il 27 aprile 1968. 

Vivo da molto tempo in una tranquilla località balneare in provincia di Roma, Marina di Cerveteri.

Sono diplomato in ragioneria, anche se, a dire il vero, ho sempre preferito le lettere ai numeri. Questa affermazione potrebbe contrastare con l'altra mia passione, la musica che, come si è studiato fin dall'antichità, è in realtà strettamente connessa con la matematica. Il pianoforte è lo strumento che amo e che suono nel tempo libero.
Ho iniziato a scrivere poesie e testi di canzoni da ragazzo ma solo recentemente hanno visto la luce le mie prime pubblicazioni: una biografia di una personalità nel 2012 e un romanzo nel 2014.
Il mio desiderio più grande è quello di proseguire questa nuova strada della scrittura, anche se consapevole delle difficoltà e degli ostacoli che si possono incontrare nella via.

 

I progetti realizzati fin qui sono:

 

  • 2009 - CD: "Our Shadows" (co-porodotto con Max Smeraldi);

 

  • 2012 - Pubblico con Youcanprint “Jozef Medový. Un voto d’amore per amore degli altri”, biografia del prelato slovacco.

 

  • 2012 - Pubblico con Youcanprint la versione in lingua slovacca della biografia del prelato “Jozef Medovy' Sľub z lásky k Bohu”.

 

  • 2013 - Pubblico con Youcanprint “L'arcivescovo San Metodio e il vescovo Viching”, breve saggio storico-teologico scritto da Jozef Medový nel 1947, giovane studente del seminario maggiore di Trnava. Il saggio è stato recuperato da un fondo della Biblioteca Nazionale Slovacca e tradotto in italiano.

 

  • 2014 - Pubblico con Youcanprint il primo romanzo di narrativa “Cyborg 1.0”.

 

  • 2015 - Pubblico con Youcanprint “Enza Venturelli: vi racconto il mio Cosimo Cristina”, la storia d’amore tra il giornalista di Termini Imerese “suicidato” dalla mafia nel 1960 e la giovane nissena Enza. Il libro è il vero racconto della ragazza su quanto vissuto nel periodo del loro fidanzamento fino alla morte e le successive indagini, riaperte nel 1966 dalla Commissione parlamentare antimafia che affidò il caso al vice questore Angelo Mangano messo a dirigere il Centro di coordinamento regionale di Polizia criminale di Palermo.

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