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LA FONTANELLA
PROVINO

 

L’aurora rischiarava le sagome dei palazzi della città. Iniziava ad albeggiare e una luce brillante rendeva tutto più definito, netto. La notte stava ritirando veloce il suo buio, come se il sole prepotente volesse scacciar via le tenebre. Elena socchiuse gli occhi e respirò a fondo l’aria ancora frizzante della notte.

«È ora di muoversi», disse.

 

La panchina di ferro dei giardini pubblici non era certo comoda come il suo letto di casa, tutt’altro, ma quelli erano altri tempi. Ora una casa non ce l’aveva neanche più e non poteva andare tanto per il sottile: prendere o lasciare. Una notte una panchina, un’altra notte un androne di un palazzo mezzo vuoto, un’altra notte ancora un marciapiede di una strada secondaria.

SCHEGGE DELL'UNIVERSO 
GARA 1

 

«Ciao nonno, cosa fai?», chiese la bambina all’anziano, irrompendo nel piccolo terrazzo esterno della sala da pranzo.

«Sto guardando le stelle con il telescopio. E tu? Non dovresti essere a letto a quest’ora?», le rispose lui con un sorriso, senza staccare l’occhio dall’obiettivo.

«Sono venuta a darti la buonanotte.»

 

La piccola gli tirò un lembo della giacca e sporse le labbra in avanti, in attesa della guancia dell’amato nonno.

«Buonanotte, piccolina», le rispose lui, concedendosi all’istante e chinandosi leggermente verso la nipote.

In punta di piedi la piccola gli schioccò un rumoroso bacio affettuoso e, subito dopo, prima di congedarsi...

 

UNA VITA AL CONFINE
GARA 2

 

“Sono sveglio, o almeno credo di esserlo, anche se intorno a me è tutto buio e non riesco a muovermi. Sì! I miei occhi sono aperti. Leggo l’ora della sveglia elettronica che proietta i numeri sulla parete di fronte: sono le otto del mattino.

Se non fosse per questo piccolo particolare, giurerei di essere morto e di stare dentro una bara chiusa, con le mani e i piedi legati, però respiro e vedo i numeri luminosi sulla parete.

Forse qualcuno, ieri sera, ha chiuso le persiane e per questo la luce del giorno non filtra dalla finestra.

 

Ma perché non sento nessun rumore? Eppure a quest’ora dovrebbe arrivare Maria… ho sete e devo fare pipì, speriamo che arrivi presto, cercherò di resistere.

Racconti per il contest letterario

WritersXFactor 2014

 

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